La rosticceria dei "chiusi fuori"

di Vittorio Martone

BOLOGNA - Sono "chiusi fuori", ma fanno di tutto per rientrare, anche attraverso lo sport. La storia è quella di un'associazione nata per volontà di un gruppo di amici il 3 aprile, con il nome appunto di "Chiusi fuori" e l'obiettivo di occuparsi del reinserimento nella vita lavorativa e sociale di ex detenuti e detenuti che scontano la pena con misure alternative al carcere. Dopo pochi mesi dalla registrazione dello statuto ecco già un primo appuntamento: domani, alle 18,30, i due associati Alfonso e Gianfranco inaugureranno la loro rosticceria Gnamm Gnamm in via Petroni a Bologna. Appena uscito dal carcere uno, in affidamento ai servizi sociali l'altro, iniziano adesso questa nuova attività nel cuore del centro universitario della città. "Siamo molto soddisfatti di questo primo importante risultato - afferma Emanuela Lupi, una delle fondatrici di "Chiusi fuori" - che arriva dopo così poco tempo, insieme alla convenzione che abbiamo stipulato con il Comune per la manutenzione di alcune aree verdi cittadine".

Oltre che commercialista di professione, Emanuela è un'appassionata di sport, membro del team Arcoveggio Nuoto e atleta master del Circolo Nuoto Uisp Bologna. "Proprio questa mia passione mi ha fatto spingere affinché - precisa - nel nostro statuto fosse inserito anche l'avviamento allo sport. Una mia idea sarebbe quella di far crescere tra i detenuti uno spirito di squadra attraverso l'attività motoria, magari anche con il nuoto, con corsi e attività in vista di una gara finale all'anno, magari una staffetta. Soprattutto, siamo alla ricerca di un luogo in cui i detenuti che settimanalmente hanno delle ore libere possano occupare il proprio tempo. È una richiesta che facciamo alle associazioni del territorio, anche a quelle sportive, di ospitarci".